L’argomento legato al passaggio generazionale é un tema molto sentito nell’imprenditoria Italiana, soprattutto per le aziende di piccole e medie dimensioni nate negli anni 60′ durante il boom economico da imprenditori “self-made-man”.
Queste aziende rappresentano per il nostro paese un grande punto di forza. Si stima che nell’era pre-covid, esse davano lavoro a oltre 15 milioni di persone con fatturati che superavano i 2.000 miliardi (fonte: Sole24 ore).
Sono aziende dotate di conoscenze di livello e di una grande capacità nel rendere ogni processo operativo veloce. Non di rado queste attività sono nate da nuclei familiari, dove la figura centrale dell’imprenditore ha sempre curato ogni aspetto: dalla parte commerciale, al reclutamento del personale personale fino ad arrivare alle attività legate agli investimenti strutturali.
Questo modo di operare in maniera accentrata, ha creato all’interno di questo contesto, una mancanza di responsabilità da parte degli altri componenti della famiglia con conseguente incapacità da parte dell’azienda di creare una nuova governance che fosse in grado di guidare l’azienda nel futuro.
Oggi i modelli organizzativi necessitano di una struttura interna allineata con i nuovi paradigmi d’impresa. È il mercato che spinge in questa direzione. La digitalizzazione e la sempre più elevata competitività sui mercati sono solo alcuni esempi. Non è più sufficiente produrre un prodotto o generare un servizio, occorre saper sviluppare anche la capacità di affrontare un mondo sempre più orientato alla complessità, dove non saremo più di fronte a processi lineari determinati da fenomeni di causa-effetto ma in presenza di variabili esogene che non saranno controllabili e che determineranno il risultato finale.
Il passaggio del testimone diventa quindi determinante ma anche molto rischioso. Le nuove generazioni cresciute all’interno dell’azienda, non sempre sono allineate con la visione strategica dell’imprenditore.
A volte, non sono neanche all’altezza o interessate a prendere in mano il timone dell’impresa di famiglia. Questo rappresenta un ostacolo e un momento molto delicato che spesso va ad intaccare il patrimonio costruito nel tempo e a minare le relazioni all’interno del nucleo familiare.
Solo il 30% delle aziende sopravvive a questo processo e solo una piccolissima parte arriva alla terza generazione. Appare quindi evidente che in un contesto che coinvolge i legami familiari risulti difficile progettare una nuovo assetto aziendale.
E’ di fondamentale importanza individuare un professionista in grado di gestire queste dinamiche e che curi esclusivamente gli interessi dell’azienda. Sottovalutare o non considerare l’importanza della successione aziendale, può condurre queste realtà ad un declino quasi inevitabile.